La musica è matematica: nel ritmo, nelle proporzioni, nei rapporti armonici, nella composizione e scomposizione delle melodie. Eppure ci sembra così poco definibile, restia a qualunque tentativo di incasellamento, alta e libera da vincoli di ogni tipo. La matematica al contrario si presenta rigorosa e poco attraente, costretta in regole rigide e affatto emozionanti: le stesse regole che, inaspettatamente, ci rivelano i segreti di strutture aleatorie come conchiglie e foglie degli alberi. "L’arte della fuga", capolavoro incompiuto di Johann Sebastian Bach, si articola in 14 fughe e 4 canoni, in una raccolta di sperimentazioni puramente virtuali sul contrappunto, ricche di riferimenti numerologici e simbolici in parte ancora oscuri. L’esecuzione di alcune fughe sarà intervallata dalle entusiasmanti spiegazioni matematiche contenute ne “Il mago dei numeri” di Enzensberger, libro dedicato, a detta del suo stesso autore, a “chi ha paura della matematica. Citando Enzensberger: “Bisogna trovare il modo di presentare la matematica nella sua vera natura, che è altrettanto difficile o facile, come per esempio la musica. La matematica come la musica sono conoscenze che debbono essere aperte a tutti.” |