La prima stesura dell'opera fu redatta da Hans Kràsa fra il 1938 e il 1939, ma il precipitare degli eventi e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, giocarono un ruolo decisivo nel destino del Brundibàr. Kràsa, che della prima stesura aveva conservato solo la parte del coro, la orchestrò nuovamente a Terezìn, laddove fu deportato insieme ad altri musicisti ebrei cechi.
L'organico prevede un'orchestra di diciotto strumentisti. La prima esecuzione ebbe luogo il 23 settembre 1943 a Terezìn e venne replicata per ben 55 volte in pochi mesi. Brundibàr ebbe un ruolo rilevante sia nel corso di un'ispezione compiuta a Terezìn dalla Croce Rossa internazionale, il 23 giugno 1944, sia durante le riprese del cortometraggio dal titolo "Il Fuhrer dona una città agli Ebrei", voluto dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, per offrire alla comunità internazionale una visione distorta e menzognera di quanto accadeva nella città ghetto.
La trama
La storia del Brundibàr è quella di Pepicek e Aninka, due bambini orfani di padre che hanno bisogno di denaro per comprare del latte per la loro mamma gravemente ammalata. Decidono pertanto di esibirsi in canti e danze come già fa un burbero musicista ambulante chiamato Brundibàr, suonatore di organetto, che pare guadagnarci anche…bene. Ma il burbero Brundibàr, irritato per l'indebita intrusione, fa scacciare i due fratellini dalla piazza, impedendo così il loro generoso ed ingenuo tentativo. In loro aiuto arrivano, però, tre amici animali: un passerotto, un gatto e un cane, che insieme ai bambini mettono a punto un piano per sconfiggere il cattivo suonatore d'organetto e guadagnare così i soldi necessari a curare la mamma; la mattina seguente gli animali svegliano i due fratellini e chiedono man forte nell'impresa agli scolari del paese.
Nel confronto finale il canto dei fanciulli copre il suono dell'organetto dello strimpellatore e convoglia nel cappellino di Pepicek le offerte dei passanti.
Il cattivo Brundibar, non ancora rassegnato, strappa il danaro dalle mani dei bambini e si dà alla fuga, ma viene raggiunto e sconfitto dai fratellini e dai loro amici che suggellano in tal modo la vittoria sulla malvagità con un canto finale.
|