Progetto a cura di Giovanna Berti.
Flatlandia, scritto dal reverendo Edwin Abbott Abbott e pubblicato, diremmo profeticamente, nel 1882, attraverso la descrizione fantastica di un mondo a due dimensioni (flat, cioè piatto), vuole in realtà prepararci all’eventuale scoperta di una quarta dimensione. Il lettore, dopo aver riso incredulo al racconto di un’umanità inferiore, composta di “entità” bidimensionali incapaci di “credere” a una terza dimensione, è condotto da Abbott di fronte alla rivelazione di un mondo superiore, la cui quarta dimensione ora è lui stesso a non riuscire a comprendere appieno, né con i sensi né con la ragione. Sarà necessaria la fede (religiosa o scientifica) per fare il grande passo? |