Musica per ricordare, musica come linguaggio di pace. È l’operina Brundibar metafora del bene e del male, scritta da H. Krasa, musicista ceco morto nel campo di Auschwitz. L’evento, oltre ad essere inserito nel cartellone complessivo della Regione Toscana delle manifestazioni legate al Giorno della Memoria, è una delle punte del cartellone CityVibe 2010, ovvero le vibrazioni in musica della Città di Scandicci, che, sotto la direziona artistica di Fabio Caselli, offre per sei mesi (fino al 21 giugno) concerti di classica, jazz, musica antica, rock, teatro musicale e cerca di rispondere alle istanze contemporanee di una città in continuo divenire, proponendo tramite la musica una dimensione collettiva dinamica, in movimento.
L’operina BRUNDIBAR è stata interpretata nel ghetto di Terezìn oltre 50 volte sempre con un cast di bambini diverso dal precedente poiché dopo la rappresentazione gli stessi venivano sistematicamente uccisi ad Auschwitz. La trama ha le caratteristiche di una storia per ragazzi ma rivela in forma di metafora l’anelito di vittoria contro la prepotenza e la malvagità, la speranza di giustizia e libertà. Questo spirito era ben sentito dagli stessi bimbi protagonisti dell’opera come si evince dalla testimonianza di un sopravvissuto: “Quando noi cantavamo dimenticavamo la fame, dimenticavamo dove fossimo; quando eravamo in scena dimenticavamo ogni cosa e quando alla fine cantavamo la canzone della vittoria immaginavamo di aver sconfitto Hitler. C’era tanto potere in questa musica, tanto potere!” Il cd dell’opera, uscito nel 2007 a cura dell’Accademia musicale di Firenze e della Scuola di Musica di Scandicci in distribuzione nazionale per EMA records, è in assoluto la prima incisione nazionale di questo lavoro interamente cantata da bambini in lingua italiana, ed è entrata a far parte della documentazione di alcuni musei e centri nazionali dedicati all’Olocausto.
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